____per i "bambini maledetti" del Congo, ogni giorno potrebbe essere l'ultima cena...____
Si anche a Natale, perché per loro il Natale non esiste…come in buona parte del mondo, ma non per altro, perché la miseria, la guerra, il fatto che vengano arruolati come soldati, e tutto quello che li caratterizza come TERZO MONDO, gli toglie anche il Natale. Anche nelle ipotesi migliori non c’è tempo per cose di questo genere.Il Congo è un paese fortemente Cattolico, dove le messe della domenica durano 3 o 4 ore, sono piene di balli e di canti, perché questo è tutto quello che hanno.E’ un paese pieno di contraddizioni come tutta l’africa, dove accanto a Nostro Signore va di pari passo la credenza nella stregoneria, tutti credono negli spiriti maligni.
A Kinshasa e nel paese sono migliaia i bambini accusati di stregoneria.Lo scenario è sempre lo stesso:nelle famiglie più misere quando il padre perde il lavoro o accade qualche lutto, un incidente, una malattia, un litigio, si va alla ricerca di un “capro espiatorio”. Per salvarsi si va da un pastore, di solito Pentecostale o Apocalittico che vede in uno dei figli, in genere quello più piccolo, la causa.
Propongono allora di togliere il malocchio al bambino per un prezzo esorbitante, spesso 10 volte lo stipendio annuale di un’impiegato. Molte famiglie riescono a far fronte a questa spesa indebitandosi, la maggioranza ha come unica possibilità quella di eliminare il “problema”.
Ecco che il bambino viene torturato, malmenato, umiliato e alla fine ripudiato e bandito dal clan familiare e non ha altra scelta che vivere per le strade, dove cerca di sopravvivere, cercando cibo tra i rifiuti e protezione nelle bande di enfant sorciers cresciuti….
Ogni tanto la follia prende il sopravvento e i piccoli vengono chiusi in un sacco di juta e buttati nel fiume Congo ancora vivi, o bruciati nei pneumatici delle macchine.
Questi brutali infanticidi avvengono sempre per mano dei parenti, spesso degli stessi padri che li strappano dalle braccia delle loro mamme.
Non sono discorsi da fare a Natale? E’ vero, bisognerebbe farli sempre…perché questi bambini hanno bisogno ogni giorno…ma a Natale si creano le occasioni.Ci si trova, si fa festa, ci si sente più buoni, le aziende raccolgono qualche soldino, arrivano le tredicesime….ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa; io ho chiesto se potevo pubblicare la foto che abbiamo fatto quest’anno….sono tutti bambini Africani, per lo più Congolesi, tutti figli di amici…ho chiesto e qualcuno mi ha risposto che si poteva…Un grande ritrattista Italiano ha effettuato gli scatti e molti hanno prestato gratuitamente la propria opera per cercare di dare il contributo.
E' stata una giornata indimenticabile.......
E’ vero la frase è dura, ma è ancora più dura guardare negli occhi quei bambini perché dell’infanzia non hanno nulla….Nella foto c’è anche mio figlio e lui non ha nulla a che fare, per fortuna, con questo dramma che travolge il suo popolo.
La nostra associazione vuole come prima cosa denunciare queste atrocità e i torti che subiscono i bimbi, sottraendoli da questo tragico destino.
Il Buon Samaritano, fondata da un congolese che sono fiera di avere conosciuto e di considerare nostro amico, raccoglie questi bambini dalle strade per garantire loro cibo, vestiti, scolarizzazione, una casa per evitare che finiscano nel giro del banditismo, alcoolismo, prostituzione, pedofilia e sfruttamento del lavoro.
per info Associazione Il buon Samaritano
http://www.ilsamaritano.com/